venerdì 2 marzo 2018

Cover (italiane)



(foto da internet)

Nella terminologia della musica leggera, una cover è la reinterpretazione o il rifacimento di un brano musicale da parte di qualcuno che non ne è l'interprete originale. A volte la cover di una canzone è caratterizzata solo dalla modifica del testo, spesso perché adattato, tradotto o riscritto in un'altra lingua. 
Il termine cover deriva dal verbo inglese (to) cover (coprire; nel significato espresso dalla locuzione cover version e cioè versione di copertura, in contrapposizione a original version.  Il termine è usato in italiano al femminile, ed è, come abbiamo segnalato, la riedizione di una canzone di successo eseguita non dall’interprete originale ma da un altro e,  per estensione, il disco o il cd contenenti tale riedizione.





(foto da internet)


In Italia, le cover più note sono spesso una traduzione di brani già famosi all'estero. Ad esempio, la musica pop degli anni '60 e '70, attinse a piene mani dal repertorio inglese e americano traducendo decine di brani, spesso all'insaputa del pubblico che credeva che l'interprete ne fosse anche l'autore. Il fenomeno delle cover ebbe effetti positivi: favorì un rapido cambio di suoni e stili musicali nel nostro Paese, contribuendo al lancio e alla popolarità di artisti giovani grazie a un repertorio che contava su buoni risultati di vendite all'estero. In quegli anni, il mercato del disco, tutto incentrato sui 45 giri, era abbastanza chiuso e la maggior parte delle canzoni straniere che entrarono nella memoria degli italiani lo fecero mediante le versioni nazionali.  






(foto da internet)

Vi fu anche -seppur limitato- il fenomeno contrario: dei brani italiani vennero ripresi da interpreti stranieri, in particolare angloamericani: segnaliamo, ad esempio, la versione di Dean Martin della celebre Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e C'era un ragazzo di Gianni Morandiinterpretata da Joan Baez
Ecco a voi un nostro elenco personale di cover (tutte linkate, pronte per l'ascolto!) che ebbero un grande successo negli anni '60 e '70:


  1. Scende la pioggia (Gianni Morandi) - Elenore (The Turtles). 
  2. Pomeriggio alle sei (Equipe 84) - Marley Purt Drive (Bee Gees).
  3. Ragazzo triste (Patty Pravo) - But You’re Mine (Sonny and Cher). 
  4. Sono bugiarda (Caterina Caselli) - I'm A Believer (Neil Diamond).
  5. L'ora dell'amore (I Camaleonti) - Homburg (Procol Harum). 
  6. Sognando California (I Dik Dik) - California Dreamin' (Mamas and Papas). 
  7. Senza luce (I Dik Dik) - A Wither Shade Of Pale (Procol Harum). 
  8. Bandiera gialla (Gianni Pettenati) - The Pied Piper (Crispian St. Peter).
  9. Tutta mia la città (Equipe 84) - Blackberry Way (The Move). 
  10. Lascia l'ultimo ballo per me (The Rokes) - Save the last dance for me (The Drifters). 
  11. Una bambolina che fa no no no (I Quelli) - La poupée qui fait non (Michel Polnaref). 
  12. A chi (Fausto Leali) - Hurt (Timi Yuro).



(foto da internet)

Dallo spagnolo, e dal catalano, segnaliamo le seguenti cover:

Finiamo con una chicca: una simpatica cover (ma qui si tratta di un rifacimento completo) tratta dal film I diavoli volanti (in inglese The Flying Deuces) del 1939, in cui gli indimenticabili Stanlio e Ollio cantano e ballano una canzone che in italiano s'intitolava Guardo gli asini che volano nel ciel...
Nel film in inglese, la canzone originale, cantata da Ollio, era Shine On, Harvest Moon. La versione italiana del film contiene un brano che riprende la melodia composta da Gino Filippini per la canzone intitolata A zonzo, uno dei primi successi di Ernesto Bonino. La cover venne interpretata dal mitico Alberto Sordi, con parole probabilmente scritte dallo stesso attore, che, all'epoca, era doppiatore di Ollio. 
Buon divertimento!

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