lunedì 8 maggio 2017

Il crespigno


(foto da internet)


È tempo di scampagnate: le belle giornate, il sole e le passeggiate invitano a raccogliere le erbe profumate che ricoprono i prati in fiore. La raccolta di erbe spontanee commestibili ci permette di riscoprire il valore della natura, ricordandoci che, non molto tempo fa, si raccoglieva ciò che la natura ci offriva, secondo il divenire delle stagioni. 
Oggi vorremmo parlarvi del crespigno (sp. cerraja, cat. lletsó o llicsó), noto anche con altri nomi: lattarolo, grespigno  e crespignolo (Sonchus oleraceus), una specie di piante spermatofite appartenenti alla famiglia Asteraceae.
Il nome deriva dal greco sogkos che si riferiva a una sorta di cardo esistente nell'area mediterranea.


(foto da internet)

È una specie conosciuta fin dall’antichità: Plinio il Vecchio sostiene che Teseo, prima di inoltrarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro, mangiò un piatto di crespigno!
È una pianta commestibile annuale, alta fino a 1 metro, con fusto cavo e cedevole, ramificato e provvisto di foglie molli, grasse e glabre. I fiori sono di colore giallo e i frutti sono acheni oblunghi muniti di spine.
Si trova dal livello del mare fino alle zone medio-montane. L'habitat tipico per questa pianta sono i coltivi concimati, gli orti, i muri e i bordi delle strade.
Si raccoglie l'intera pianta quando è ancora giovane, ed è un erbaggio a rapida cottura, ottimo per le mesticanze. Il suo sapore dolciastro serve ad attenuare il tono amarognolo di altri erbaggi; si mangia anche lessato, usato quale contorno, condito con olio e limone o passato in padella. Si usa anche per la frittata, per la zuppa con i fagioli e si accompagna assai bene alla piadina.
Questa pianta veniva impiegata in erboristeria per le sue proprietà depurative, diuretiche, e la radice si usava, tostata, come surrogato per il caffè, come la cicoria.


(foto da internet)

Vi consigliamo due ricette semplicissime: 
a) i crespigni saltati in padella 
b) il puré di fave e crespigni

i crespigni saltati in padella
ingredienti: 
400 gr di foglie tenere di crespigno
un bicchiere di vino bianco, 
porro, 
olio extra vergine d’oliva
sale, q. b. 
Scottate i crrespigni in poca acqua salata, scolateli e strizzatali. Mettete in una padella il vino il porro tagliato. Lasciate bollire per circa 5 minuti  e aggiungete i crespigni.  Continuate a far cuocere fino alla completa evaporazione del liquido. Condite con un filo d'olio crudo e servite.



(foto da internet)

Il puré di fave e crespigni

ingredienti: 
500g di fave, 
1 cipolla rossa di Tropea, 
1 spicchio d’aglio, 
1 carota, 
1 costa di sedano, 
2 patate lessate, 
sale, 
peperoncino 
olio extra vergine di oliva, 
500g di crespigno
brodo vegetale (si può utilizzare l’acqua di cottura delle verdure).
Fate bollire le verdure, scolatele e conservate l’acqua di cottura. In una padella fate soffriggere in olio, la cipolla tritata finemente, lo spicchio d’aglio, il peperoncino, il sedano e la carota. Aggiungete le fave e fate cuocere a fuoco basso bagnando di tanto in tanto con l’acqua di cottura. A cottura ultimata passate le fave e le patate nel mixer aggiungendo un filo d'olio a crudo. Servite il puré, adagiandovi sopra le verdure lessate e condite con l’olio e con fette di pane tostato sfregato con uno spicchio d’aglio.
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Buon appetito!






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