lunedì 21 dicembre 2009

Auguri!

I chiodini vi augurano Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Andiamo in vacanza e torneremo
on-line venerdì 8 gennaio.

Vi auguriamo Buon Natale con una filastrocca di Gianni Rodari:




www.Cartoline.it


L'ABETE DI NATALE
Chi abita sull'abete
tra i doni e le comete?
C' è un Babbo Natale
alto quanto un ditale.
Ci sono i sette nani,
gli indiani,
i marziani.
Ci ha fatto il suo nido
perfino Mignolino.
C'è posto per tutti,
per tutti c'è un lumino
e tanta pace per chi la vuole
per chi dà che la pace
scalda anche più del sole

Che sia per tutti un Natale di pace!
Ma non possiamo evitare di festeggiare con una vena malinconica ricordando che C'era una volta Natale



Vi lasciamo con alcune immagini emblematiche del 2009,




e vi auguriamo un Felice 2010!



Auguri!

venerdì 18 dicembre 2009

Ezio Vendrame: i calci alle virgole


(foto da internet)

Negli anni settanta giocavo a calcio in una squadretta amatoriale. Seguivo, con particolare interesse (come i ragazzi di oggi seguono Messi), un giocatore sgraziato e geniale: Ezio Vendrame, una specie di Kempes, o di Best, all'italiana. Colpiva il suo aspetto da hippie, i capelli lunghi, la barba e il suo spiccato anticonformismo.
Era dotato di una tecnica sopraffina e dimostrava, sul campo di calcio, quel che era nella vita: un genio sregolato, uno che andava contro corrente. Più poeta che mezz'ala, Vendrame era capace di fare un tunnel a Gianni Rivera e di chiedergli scusa. Ha dichiarato più volte che amava il calcio ma non amava fare il calciatore: si sentiva imprigionato, risucchiato dal vortice del campionato, dai soldi e dall'ambiente. Lo soprannominarono il nuovo Sivori, perché al posto dei piedi aveva due guanti.
Eppure ci si ricorda di Vendrame solo per i suoi gesti da clown e specialmente per quel suo modo di saltare a piedi uniti sul pallone, a centrocampo, e scrutare l'orizzonte ponendo la mano contro la fronte, quasi a conferma di essere davvero una spanna al di sopra degli altri e di voler guardare il mondo dall'alto. O ancora quando si soffiò il naso nella bandierina del corner perché non aveva il fazzoletto e, subito dopo, segnare un gol impossibile dall'angolo.
La più famosa delle sue follie la fece quando militava nel Padova: in una partita combinata contro la Cremonese, Vendrame prese il pallone e puntò verso la propria porta. I compagni spaventati cercarono di togliergli la sfera, ma non ci fu verso. Quando si trovò a tu per tu con il proprio portiere, finse di calciare in porta e stoppò la palla con il piede. Lo stadio tirò un sospiro di sollievo, ma a fine partita si seppe che un tifoso era morto d'infarto dallo spavento.



(foto da internet)

Nel 1975 conobbe il poeta Piero Ciampi
e la sua vita cambiò. Iniziò a scrivere testi poetici e, da allora, ha pubblicato undici libri, tra i quali segnaliamo Un farabutto esistere (1999), Se mi mandi in tribuna godo (2002) e la raccolta di versi Le cose della vita (2202).
I suoi versi sono intrisi del male di vivere, di solitudine, di consapevolezza dell'assurdità della condizione umana.
Da Le cose della vita, abbiamo tratto due poesie:

Per non vivere
maledettamente solo,
mi disabitai
della necessità
degli altri


Pregiati
pezzi di me
persi per strada.
E' lutto
per quello
che fui


Attualmente Ezio Vendrame vive a San Giovanni di Casarsa e allena i ragazzi della Sanvitese.

lunedì 14 dicembre 2009

White Christmas

(foto da internet)

A Natale ci sono canzoni che inesorabilmente si presentano anno dopo anno. Tutti le conoscono, tutti le cantano.
In Italia c'è la pubblicità di Bauli che ripropone la canzone A Natale puoi e, più o meno fa così:
A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai, riprendere a giocare,riprendere a sognare, riprendere quel tempo che rincorrevi tanto. È Natale e a Natale si può fare di più, è Natale e a Natale si può amare di più, è Natale e a Natale si può fare di più per noi. a Natale puoi, A Natale puoi fidarti di più.



Poi c'è la versione italiana di Bianco Natale che, canticchiata, suona più o meno così: Col bianco tuo candor neve, sai dar la gioia ad ogni cuor. È Natale ancora, la grande festa
che sa tutti conquistar. Un canto vien dal ciel lento, e con la neve dona a noi, un Natale pieno d'amor, un Natale di felicità. È Natale spunta la Pace Santa l’Amor che sa conquistar. Tu dici nel cader neve il Cielo devi ringraziar! Alza gli occhi guarda lassù è Natale non si soffre più.






Ma c'è anche chi si serve di queste canzoni della tradizione natalizia per negare un valore sacro di questa festa. In un'Italia in cui succede di tutto, a Coccaglio, in provincia di Brescia, un assessore leghista ha aperto la caccia agli immigrati irregolari con l'operazione denominata "White Christmas" perché - spiega - «il Natale non è la festa dell’accoglienza, ma della tradizione cristiana e della nostra identità». E il sindaco incalza: «Il nostro obiettivo è fare pulizia». L'operazione scade il 25 dicembre: in questo paese, poco meno di settemila abitanti, 1.500 stranieri, un quinto della popolazione in solo un decennio, i vigili vanno casa per casa a suonare il campanello di circa 400 extracomunitari. Coloro che hanno il permesso di soggiorno scaduto da sei mesi devono aver avviato le pratiche per il rinnovo. Nel caso in cui non l'avessero fatto, la loro residenza viene revocata d’ufficio.
(foto da internet)




L'idea, però, è piaciuta anche ad altri sindaci leghisti dei comuni vicini. E inutile dire che il ministro dell'interno Maroni ha appoggiato l'iniziativa.
Insomma, neanche ai tempi del Duce si è arrivati a tanto!
Il problema, sicuramente, per molti non sono i controlli, bensì il momento: ora con la crisi c'è il rischio che con la perdita di lavoro si perda anche la possibilità di rinnovare i documenti. È vero, c'è il sussidio di disoccupazione, ma lo si può chiedere una sola volta. E cosa succede con le famiglie che si sono create in questo antichissimo borgo?


(foto da internet)

Meno male che quest'idea di accostare la caccia agli irregolari al Natale, ha provocato le proteste di un pezzo della cittadina, del mondo cattolico e del volontariato. Il presidente della Cei, il cardinal Angelo Bagnasco, ha spiegato che «la Chiesa ha nel suo dna più profondo, sull'esempio della luce di Gesù Cristo, il tema dell'accoglienza, del dialogo. Questo non significa, assolutamente, andare contro la sicurezza, altro diritto e dovere di tutti cittadini». Ancora, la lettera di Francesca Comencini dà dignità a questo paese così spaccato. Ma poi, però, si ripiomba nell'avvilimento più totale nel leggere la vita ad ostacoli di un italiano nero!!!

Davvero a Natale puoi???



venerdì 11 dicembre 2009

Natale (per i chiodini)


Cari chiodini (piccini piccini) della scuola Santa Anna di Quartell, non ci siamo mica dimenticati di voi! È vero che quest'anno non celebreremo insieme il Natale (aspettateci tra qualche mese: stiamo preparando una sorpresa tutta per voi!), ma vi ricordiamo con affetto. Vorremmo dedicarvi un post con dei link sul Natale che potrete utilizzare con le vostre maestre o a casa con i vostri cari.

Sul Natale:

ecco a voi Dienneti, un sito web molto interessante che vi aiuterà a scoprire le tradizioni natalizie, a scrivere delle cartoline, a preparare le ricette, a fare i lavoretti, a cantare le canzoni, a imparare le favole e a colorare immagini e disegni.

Il calendario:

ecco il sito della Maestra Sandra, che vi propone un itinerario da percorrere giorno per giorno, con il Calendario dell'Avvento.

I disegni:

su Stampa e colora, avrete a disposizione più di 200 disegni da colorare e su Augurinatale, troverete una ricca raccolta di biglietti di Natale. Se volete colorare un albero di Natale o un Babbo Natale, ecco a voi ColoringSite e ColoringPage.

I biglietti:

vi consigliamo il sito Lannaronca, con tante idee per biglietti e lavoretti natalizi da realizzare con la carta.

I lavoretti:

che ne dite di cimentarvi con l'origami? Ecco a voi Origami Christmas (in inglese), un sito dedicato ai lavoretti natalizi realizzati con questa tecnica. E se volete fare un albero di Natale, ecco a voi un sito, in inglese, in cui troverete un albero di Natale da scaricare, stampare e costruire.

I giochi:

per giocare a Natale, vi consigliamo Giochi sotto l'albero, con i giochi di Elio e Costruisci un fiocco di neve (in inglese), un sito che vi consentirà di creare i cristalli dei fiocchi di neve (se a Quartell non nevica, potete provare a creare un'atmosfera natalizia, no?)




(foto da internet)


La letterina a Babbo Natale:

voi a scrivete? A Babbo Natale o ai Re Magi? Noi vi possiamo dare l'indirizzo (vero) di Babbo Natale!! Eccolo:


SANTA CLAUS post office at Santa Claus Village – 96930 Napapiiri – Arctic Circle – FINLAND.

Per le letterine niente paura: potete stamparle sul sito de La Girandola.

Il Presepe:

in questi giorni, con le vostre maestre, potrete allestire dei fantastici presepi: ce n'è uno bellissimo su Midisegni!

Le canzoni:

vi ricordate quando cantavamo a squarciagola Tu scendi dalle stelle? Nel sito Testi delle canzoni di Natale troverete una raccolta di testi delle più famose canzoni di Natale (magari Rafa può darvi una mano...).


Tanti auguri!

p.s. fonti da Maestro Alberto (Alberto, ti ringraziamo per le preziose informazioni).


mercoledì 9 dicembre 2009

Arriva di nuovo Natale



Arriva di nuovo Natale. La gente è più falsa di prima, s'insegna ai bambini a mentire, si aiuta l'ortica a salire. Si porge la mano, si allunga la mancia, scordando di colpo però il male di pancia. La prego, si accomodi pure. Si sieda al tavolo dieci. La smetta con i complimenti, oggi siam tutti parenti. Oggi è Natale, oggi è Natale. Passati due giorni però te la faccio pagare. Questo è l'nizio di una canzone cantata da Mina, rivisitata in versione rock da Irene Grandi. Si trata di una visione a dir poco pessimista delle feste natalizie. Ma Mina e Irene non sono le sole a pensarla così...

Nel dicembre del 2004, quando in Italia spopolava l'ennesimo cinepanettone,



i fratelli Cohen osavano mostrare ai compatrioti americani la propria, dissacrante e politicamente scorretta visione di uno dei protagonisti di queste feste: Babbo Natale (Babbo Bastardo per i Cohen).



Anche la visione di Tim Burton è leggermente diversa da quella convenzionale. Ce la mostra in The Nightmare before Christmas, sicuramente la fiaba natalizia più dark di tutte. Nel film (e nel fumetto) di Burton si alternano momenti d'ilarità e altri in cui lo spirito natalizio fa da padrone.




Nel momento di crisi in cui viviamo Mò viene Natale, scritta da Renato Carosone circa cinquant'anni fa, ha un testo che rispecchia perfettamente il momento attuale, non vi pare?



E voi, da che parte vi schierate?

lunedì 7 dicembre 2009

Lo Zeitgeist di Google

(foto da internet)

In questi giorni, come ormai d'abitudine in quest'epoca dell'anno, Google ha rilasciato lo Zeitgeist 2009, ovvero, la classifica che analizza le tendenze sul web e le preferenze degli internauti sulla base delle parole più ricercate nel celeberrimo motore di ricerca. Lo spirito dei tempi o, più prosaicamente, la top ten delle parole più ricercate indica che le prime due sono "Facebook" e "Youtube", le due popolarissime piattaforme di condivisione sociale di parole, immagini, pensieri e video. Sono le due keyword che hanno mostrato un tasso di crescita più elevato rispetto allo scorso anno. Nel 2008, infatti, furono le Olimpiadi in Cina a catalizzare l'attenzione degli utenti del web.


(foto da internet)

Quello che lo "spirito dei tempi" di Google quest'anno mostra più chiaramente è che la Rete non è più percepita come un mare magnum di informazioni che, seppur utili, finivano per diventare un marasma in cui perdersi era facile. Adesso il web viene considerato uno strumento di ricerca e di condivisione più definito, probabilmente anche un modo in più per esternare e confrontare la propria personalità. Sicuramente, un'evoluzione nella gestione delle relazioni, determinata dall'immediatezza che è in grado di offrire e dalla ormai ubiqua accessibilità a internet, nonché aumentata dal valore aggiunto dai nuovi telefonini tuttofare, che, naturalmente, possono convogliare in tempo reale ogni tipo di informazione multimediale a Facebook, Youtube, Twitter, Friendfeed, Orkut e tutti gli altri spazi sociali, basta solo che ci sia campo.

(foto da internet)



Ecco tutte la top 10 italiana delle parole più ricercate in assoluto:

1. Facebook

2. Youtube

3. Libero

4. Roma

5. Meteo

6. Giochi

7. Yahoo

8. Netlog

9. Msn

10. Wikipedia


Più strutturata invece quella delle notizie e degli argomenti di cronaca più popolari del 2009:

1. Terremoto abruzzo

2. Sanremo 2009

3. Grande fratello 9

4. elezioni Sardegna 2009

5. Veronica Lario

6. Elezioni Europee 2009

7. Giuramento Obama

8. X factor 2009

9. Michael Jackson

10. Alberto Stasi

Naturalmente il sisma in Abruzzo ha catalizzato l'attenzione, ma il Grande Fratello 9 non è troppo distante e occupa una quota rilevante dei neuroni degli utenti del web. La presenza delle elezioni in Sardegna è invece un elemento importante per capire come un fenomeno apparentemente locale possa invece toccare l'interesse di tutto un paese, più delle Europee, scalzate dallaquinta posizione di Veronica Lario, la quale interessa i navigatori italiani molto più di Michael Jackson, a dispetto di una cronaca storicamente più attenta.

Particolarmente curiosa, poi, la sezione "come fare" della classifica: in cima ai desideri degli italiani ci sono i "soldi", ma stupisce il desiderio di manualità testimoniato da "collane" e "decoupage" (rispettivamente in seconda e settima posizione).


Se vi siete incuriositi potete consultare lo Zeitgeist per saperne di più, e poi, chissà, elaborare un pensiero proprio e magari condividerlo su qualche spazio "Duepuntozero"!!!

venerdì 4 dicembre 2009

Herbert Pagani

(foto da internet)


Cari chiodini, vorremmo farvi conoscere un grande artista (cantante, pittore, scultore, poeta, scrittore...) al quale affibbiare solo l'aggettivo italiano ci sembra fuori luogo: stiamo parlando di Herbert Pagani, o meglio, Herbert Avraham Haggiag Pagani.
Herbert Pagani nacque da una coppia di ebrei libici italianizzati dall'amministrazione coloniale. La separazione dei genitori, lo vide in costante trasferimento in diverse scuole svizzere, austriache, tedesche e francesi. La confusione linguistica dell'infanzia gli fece adottare il disegno come una specie di lingua franca per comunicare e per farsi capire.
Iniziò giovanissimo, a soli quattordici anni, ad esporre i suoi disegni. Dal 1964, collaborò con il Club des Amis du Livre, per il quale illustrò Brave New Wortd di Aldous Huxley a cui seguiranno la copertina de La Fantarca di Giuseppe Berto e le Cosmicomiche di ltalo Calvino.
Chine e pennelli, appunti, prose e liriche accompagneranno Pagani nel suo divenire artistico.


(foto da internet)

Oltre al disegno, Pagani scelse la prosa, la poesia scritta e cantata, l'animazione radiofonica, la scenografia teatrale, le tecniche video e la creazione pubblicitaria, come vie di comunicazione. Debuttò in Italia con un album Concerto al mattino, che riscosse un buon successo di critica e di pubblico.
Pagani incise in Italia brani molto noti come Cin cin con gli occhiali, Canta (che ti passa la paura), L'amicizia e Ahi ... le Hawaii. Degne di menzione sono anche Lombardia, versione italiana de Le plat pays di Jacques Brel e La bonne franquette. La sua migliore produzione è considerata tuttavia Albergo a ore (1970), brano che ebbe problemi con la censura e che era l'adattamento dalla versione in francese de Les amants d'un jour (cantata da Edith Piaf); la versione italiana è stata proposta anche da Gino Paoli (vedi>>) e da Ornella Vanoni (vedi>>).
Nel 1970 tornò in Francia, la sua seconda patria, e un anno dopo debuttò a Parigi con Concerto d'Italie, con una scenografia imperniata sui suoi disegni che venivano proiettati su un grande schermo. Fu il primo Diaporama in Europa, al quale seguiranno album e spettacoli, animati da nuove tecniche scenografiche e visive.
In quegli anni, Pagani viaggiò per la prima volta in Israele. Ne seguì una forte riappropriazione delle sue radici e l'immersione totale in tutta la problematica mediorientale. La pace nel mondo, e in primo luogo la pace fra israeliani e palestinesi, diventerà uno degli scopi della sua vita. Con Arringa per la mia terra uscì allo scoperto e iniziò ad impegnarsi a fondo con scritti, conferenze, congressi, spettacoli e messaggi radiofonici e televisivi.
Ebbe a cuore un altro grosso problema: la salvaguardia di Venezia. Alla città della laguna dedicò un disegno e poi un lavoro cinematografico, Venise, amore mio, che l'Unesco scelse come mezzo di informazione sui pericoli che minacciavano la città veneta.
Pagani fu autore di Megalopolis, un'opera-totale che venne scelta dal Ministro della Cultura francese per la riapertura del Palais de Chaillot al Trocadero. Per questo spettacolo vennero usate nuove tecniche di collages-xerigrafie, fotografati e proiettati in animazioni su uno schermo gigante.
La sua attività di scultore lo spinse fra i vetri gettati dai Forni di Venezia, nei depositi di rifiuti e sulle spiagge, tra quegli oggetti gettati via dal mondo dello spreco e ai quali ridiede una nuova vita e una nuova dignità nelle sue opere.
Nel 1979 scrisse il romanzo Préhistoire d'amour tuttora inedito.


(foto da internet)

Agli inizi degli anni '80 tenne la sua prima grande mostra a New York. Nel 1987 venne invitato a Parigi dal Presidente del Consiglio francese, per partecipare a Arborescence, una mostra sulla foresta e l'albero, in cui espose tre legni: Gerusalemme, Parigi e Milano d'autunno.
Nello stesso anno venne nominato Directeur Artistique du Centre Mondial de l'Heritage Culturel du Judaysme Nord Africain, museo e centro culturale nel cuore di Gerusalemme.
Il suo ultimo intervento politico fu la Lettera ai Fratelli, letta a Parigi e pubblicata in Italia dal Corriere della Sera.
Morì
negli Stati Uniti, a causa di una leucemia, all'età di quarantaquattro anni.

(A Gigi, con affetto)

mercoledì 2 dicembre 2009

Chi ha paura di Baby Fishman?


Si chiama David Fishman. Frequenta la seconda media a New York. I numerosi test di degustazione a cui è stato sottoposto hanno rivelato il suo grandissimo talento per la critica gastronomica. Si tratta del più famoso baby gourmet al mondo: ha 12 anni e collabora con la famosa Guida newyorkese Zagat e delle sue recensioni si farà presto un libro. Intanto, accompagnato dalla mamma-manager, quando può viaggia alla scoperta delle cucine del mondo. La meta di uno di questi viaggi è stata l'Italia, in occasione dell’Asta Mondiale del Tartufo d’Alba. Il suo viaggio di degustazioni per il Bel Paese lo ha portato anche a visitare la celebre Locanda del Borgo Antico a Barolo. Compagnia d’eccezione lo chef lucchese-americano Cesare Casella, l’uomo che ha lo scoperto, nonché proprietario del noto ristorante newyorkese di cucina italiana Salumeria Rosi Parmacotto.


È stato proprio in questo ristorante che Casella ha visto per la prima volta David. Se ne stava seduto solo soletto a un tavolo e prendeva appunti sul suo taccuino. Una giornalista presente in sala gli domandò cosa stesse facendo e lui le rispose che annotava quello che mangiava. Poco dopo lo avrebbe contattato Alain Richman, famoso giornalista gastronomico, che lo avrebbe portato con lui a giudicare circa una quarantina di ristoranti. E la notizia è stata pubblicata dal New York
Times.


Il giovane talento afferma di adorare il cibo e di trovare appassionante la descrizione delle sensazioni che suscita in lui questo fantastico piacere. Ritiene il cibo la sua prima passione e gli piace renderne conto e spiegare queste emozioni. Ha una spiccata preferenza per il pesce: polpo o aragosta cucinati in modo semplice. Conosce la cucina italiana che reputa diversa a seconda delle regioni. Della nostra cucina dice che non esiste una via di mezzo: o cucina semplice o molto elaborata. Ma chi ha paura di Baby Fishman? Pare che diverse persone temano il suo giudizio, altre invece non condividono il suo entusiasmo. Infatti, nonostante David abbia giudicato la sua cucina paradisiaca, lo chef di Le Bernardin, di New York non nutre alcun rispetto per le critiche di David ed ha manifestato in diverse occasioni il proprio disappunto.

Comunque vada, il baby gastronomo ha creato tendenza e i bambini sono sempre più i protagonisti del mondo della gastronomia.