giovedì 30 novembre 2006

1 EURO PA' LA ESPE


(Foto da Internet)


Lo confessiamo: abbiamo ricevuto un meme, e un meme per un blogger è sacro. Vi chiederete: che diavolo è un meme? Beh, un meme, secondo la Wikipedia è

un'unità di informazione che è in grado di replicarsi da una mente o un supporto simbolico di memoria - per esempio un libro - ad un'altra mente o supporto. In termini più specifici, un meme è un'unità auto-propagantesi di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica. La parola è stata coniata da Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista.


Complicato? Noooo! In soldoni, il meme per un blogger è un'informazione che si deve replicare e diffondere mediante il passaggio da un blogger ad un altro. Per capirci: più o meno come il famoso "pásalo" degli sms.
Orbene, il meme che abbiamo ricevuto ci costringe ad occuparci della realtà spagnola; di solito non l0 facciamo ma noblesse oblige. Di che cosa tratta il meme in questione? Beh, come avrete capito, né più e né meno delle serie difficoltà della signora Esperanza Aguirre, Presidente della Comunidad di Madrid, per poter sbarcare il lunario. Bisogna capirla poverina: guadagna circa 8.400 euro al mese, ma non ha mica una casa come tutti noi. Noooo! In casa sua non c'è il riscaldamento a gas, i soffitti sono altissimi e spende un sacco di soldi per riscaldare la camera da letto! Eh, le bollette, si sa, sono salate! E poi tra un po' è dicembre, bisogna prepararsi a comprare i regali di Natale e Donna Esperanza non ha la tredicesima! E come fa a comprare la cravatta al marito e il trenino al nipote? E' davvero un'ingiustizia! E allora i generosi bloggers sono passati all'azione: mediante il sopraccitato meme hanno lanciato una campagna per aiutare la signora Aguirre:
1EuroparaEspe.es

Raccogliamo fondi, versando al massimo un euro, affinché la Presidente della Comunidad di Madrid non soffra il freddo e possa trascorrere un Natale sereno, con il torrone (il panettone non lo mangia), lo spumante (catalano?), il biglietto della lotteria (almeno una partecipazione!), l'uva (anche se i chicchi sono 8 o 10 va bene lo stesso. così si risparmia!), i regali (finanziati da noi), invitando, perché no, il simpatico sindaco di Madrid a gustare il famoso cioccolato con "porras" natalizio (è un po' caro, ma possiamo consigliarle un bar di Madrid il cui proprietario è un blogger accanito e che può farle uno sconticino...). E' così brutto vederli litigare in questi giorni!

NOTA: Gli organizzatori del meme vorrebbero consegnarle il ricavato della colletta il 14 aprile (data del tutto casuale) del 2007, ma noi pensiamo, come nel film di Frank Capra, che la vita è meravigliosa e che si potrebbe fare un'eccezione e non farla aspettare tanto. Che ne dite?

Auguri di tutto cuore!

P.S. Ah, noi il meme lo passiamo agli altri blog d'italiano.


mercoledì 29 novembre 2006

Robert Rauschenberg al Thyssen-Bornemisza

(Foto da Internet)

“Tempo fa, trovandomi in un paese straniero, non ricordo dove, ho avuto le esperienze più importanti quando ho scoperto di essermi smarrito, perché è quando ti perdi che guardi più intensamente”. Con queste poche parole, nel 1981, Milton Rauschenberg, meglio conosciuto come Robert Rauschenberg, in un incontro con Alain Sayag, svelava al mondo la sua “visione”. Perdersi per ritrovarsi, fuggire dai dogmi, per colpire l’essenza della realtà.


Leggi tutto l'articolo ne Il sole 24 ore.

martedì 28 novembre 2006

CONFERENZA





Il Centro Giacomo Leopardi di Valenza ha il piacere d'invitarvi alla conferenza "Torino: una città nel cinema", a cura del professor Angelo De Castro.
Venerdì 1 dicembre, alle ore 19, Saló de Graus della Facultat de Filologia della Universitat de València. Avd. Blasco Ibáñez, 21, Valenza.

(Foto da Internet)

Panini: un secolo di storia e passioni


Il museo della figurina: la più grande collezione internazionale delle figurine aprirà i battenti il 16 dicembre a Modena, capitale mondiale della figurina da quando, più di sessant'anni fa, un edicolante di gran fiuto di nome Giuseppe Panini trasformò un gadget commerciale in una passione travolgente. "Il commendatore", come lo chiamano, di figurine ne stampò a miliardi. Ma ne collezionò anche a centinaia di migliaia, antiche e nuove, spendendo una follia tra mercatini e aste di mezzo mondo. Quella che donò al Comune, e che s'inaugura il 16 dicembre, a dieci anni dalla sua scomparsa, è forse la più ampia raccolta al mondo della più umile delle stampe, ingiustamente considerata per decenni niente di più che un gioco da ragazzi. Invece no. Gioco forse, ma da adulti. Si entra al museo della figurina alla ricerca del tempo perduto, dei giochi da cortile, "muretto", "lancio", dei baratti durante la ricreazione con la litania del "cel'ho- cel'ho- manca".
La figurina, assieme alla cugina cartolina postale, è stata il primo mass-medium visuale del Novecento, popolare, ubiquo, persuasivo. Figurine di propaganda, figurine di resistenza, ma anche figurine delatrici. Merito del commedator Panini, allora, aver rimesso nelle cartelle dei ragazzi uno strumento di comunicazione che in mano agli adulti aveva preso una brutta piega.
Nel '61 Giuseppe e i suoi fratelli Benito, Franco e Cosimo stamparono la faccia onesta e pacifica di Bruno Bolchi in maglia nerazzurra, il primo di migliaia di calciatori da incollare. Infatti oggigiorno l'album dei calciatori Panini è compagno fedele di scuola, luogo in cui, durante l'intervallo i ragazzini barattano le figurine: "Ti do Pirlo, Nesta, Nedved e tu mi dai Cannavaro!" Ed è proprio lo "scugnizzo" Fabio Cannavaro il più gettonato dell'album, soprattutto da ieri, giorno in cui gli hanno consegnato il pallone d'oro.

ROBERTO VECCHIONI



Cantante, scrittore, insegnante di greco e latino in un liceo milanese, collaboratore della Enciclopedia Treccani, docente universitario, Roberto Vecchioni è un personaggio poco comune nel mondo della canzone italiana.
Ha iniziato a scrivere canzoni negli anni '60 per artisti famosi quali Ornella Vanoni, Mina, Gigliola Cinquetti, ecc.
Il suo primo album (Parabola) risale al 1971. Nel 1997 incide il suo brano più famoso: Samarcanda.
Ha scritto alcuni libri, tra i quali ricordiamo la raccolta di racconti intitolata Viaggi del tempo immobile (Einaudi), e la sua ultima fatica letteraria: Diario di un gatto con gli stivali (Einaudi).
Vi proponiamo la canzone Samarcanda, interpretata con Angelo Branduardi, in una specie di parodia di Stanlio e Ollio (il testo della canzone lo potete trovare qui>>), e un'intervista rilasciata in occasione della presentazione del suo ultimo libro.
Buon divertimento!



(Foto da Internet)

lunedì 27 novembre 2006

Protesta contro la telespazzatura



Claudio Lippi, conosciuto conduttore televisivo italiano, ha lanciato un appello contro "la tv delle volgarità", chiedendo agli spettatori di spegnere la tv durante un minuto fra le 17.30 e le 17.35 di domenica 12 novembre. "Se non succede nulla, daremo la colpa all'Auditel, ma - scherza - se succede qualcosa, sarà l'inizio di un discorso che porterò avanti per verificare se si può cambiare questa tv". Lippi s'è stancato ed ha abbandonato Buona Domenica che, secondo lui, "è diventato un ring dove le finte risse sono premeditate" ed ha aggiunto "non posso condividere una tv fatta di parolacce e di bestemmie".

Ascolta l'intervista a Lippi su Reporter Diffuso.

(Foto da Internet)

domenica 26 novembre 2006

Il Mantegna a Mantova, Padova e Verona

Fare un salto in Italia per il ponte dell'Immacolata? Perché no? Vi consigliamo un itinerario stupendo proposto ieri da El País, nel supplemento El viajero, in un interessante articolo di Pedro Jesús Fernández, su una mostra dedicata al V centenario della morte di Andrea Mantegna, il pittore che rivoluzionò il concetto della prospettiva.
Tre bellissime città italiane: Padova, Mantova e Verona, presentano, sino al mese di gennaio, tre esposizioni legate alla vita del geniale pittore.
La mostra di Padova, dove l'artista nacque, è centrata sui primi 15 anni della sua attività artistica.
A Verona, invece, l'esposizione è stata strutturata attorno al dipinto della Sacra conversazione (o Madonna della Vittoria), realizzato per la basilica di San Zeno Maggiore, e al celeberrimo Polittico di San Zeno.
Per finire, a Mantova, città in cui il Mantegna morì nel 1506, la mostra è stata allestita attorno ai dipinti realizzati nella città lombarda, tra cui ricordiamo la celebre Madonna col Bambino, detta Madonna delle Cave (Firenze, Galleria dagli Uffizi); lo straordinario dipinto, eseguito a tempera e oro, Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Battista bambino (Fort Worth-Texas, Kimbell Art Museum); la Sacra famiglia con Santa Elisabetta e San Giovannino (Dresda, Staatliche Kunstsammlungen); la bellissima Madonna col Bambino, cherubini e serafini (Milano, Pinacoteca di Brera). Dal Louvre è arrivata anche la splendida tempera su tela Minerva che caccia i vizi, uno dei dipinti più celebri di Mantegna (vedi galleria fotografica>>).
Mentre ci fate un pensierino, vi offriamo, come anticipo di quel che vi aspetta, anche dal punto di vista gastronomico, la ricetta di un piatto eccezionale della cucina mantovana: i tortelli con la zucca, e la ricetta di un dolce tipico di Natale della cucina veronese: il pandoro.
NOTA: non può mancare il classico caffè al Pedrocchi di Padova. Buon viaggio!
(Foto da Internet)

sabato 25 novembre 2006

Philippe Noiret



Giuseppe, un nostro lettore, ci scrive: "E' morto Philippe Noiret, un grande del cinema. Ha lavorato molto con i registi italiani. Credo che meriti un post sul vostro blog."

In effetti, Noiret, uno dei migliori attori francesi, è diventato negli anni un "italiano acquisito" grazie alle sue numerose partecipazioni in capolavori del cinema italiano. Non a caso, in una retrospettiva che il festival fiorentino France Cinéma ha dedicato all'attore, ben undici fra i ventiquattro titoli selezionati erano in italiano: La grande bouffe (Ferreri), Amici miei uno e due e Speriamo che sia femmina (Monicelli), Non toccare la donna bianca (Ferreri), Tre fratelli (Rosi), La famiglia (Scola), Gli occhiali d'oro (Montaldo), Il deserto dei tartari (Zurlini), Nuovo Cinema Paradiso (Tornatore), Il postino (Radford).

venerdì 24 novembre 2006

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne



Il 25 novembre è la data commemorativa dell'omicidio delle tre sorelle Mirabal, attiviste nella lotta contro il regime di Trujillo nella Repubblica Dominicana, avvenuto appunto il 25 novembre del 1960. A Bogotà in Colombia, nel 1981, la 1ª conferenza latinoamericana delle donne stabilì che ogni 25 novembre si rendesse omaggio alle sorelle Mirabal. La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, proclamata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1998, offre l'opportunità di ricordare come nella maggior parte del mondo la violenza contro le donne sia un fenomeno spesso impunito e quindi largamente diffuso.

(Foto da Organizzazione Mondiale della Sanità)

giovedì 23 novembre 2006

A SHAG FOR PEACE


E poi non diteci che non ci preoccupiamo della vostra (e della nostra) salute sessuale! Dopo il successo del post sui preservativi (vedi>>), vi proponiamo un'interessante manifestazione a favore della pace ideata da due pacifisti americani: "A shag for peace", ossia "Una scopata per la pace". Di che cosa si tratta? Allora, il 22 dicembre dobbiamo, ognuno come vuole e come può (e dove vuole e dove può), collaborare ad un orgasmo collettivo a favore della pace, dato che, secondo gli organizzatori della suddetta manifestazione, l'orgasmo produce un impulso intensissimo che può cambiare lo stato delle cose. Leggete qui>>.
Nel frattempo, ci prepariamo all'evento (pensate che è il giorno dell'estrazione della lotteria, ma non valgono le scuse!), con un divertentissimo video in cui Roberto Benigni assedia Raffaela Carrà e offre una vera e propria lezione di linguistica sui sinonimi di un certo tipo... Curiosi? Guardate un po' voi!

mercoledì 22 novembre 2006

Geronimo Stilton (dedicato a Marta)


Geronimo Stilton è un topo molto colto, ha due lauree, una in Topologia della Letteratura Rattica e l'altra in Filosofia Archetopica Comparata. Dirige l'Eco del Roditore, il più diffuso quotidiano dell’Isola dei Topi, ma la sua vera passione è scrivere libri, soprattutto storie da ridere. Non gli piace viaggiare perché soffre di claustrofobia e a volte di vertigini, ma i suoi amici lo trascinano in stravaganti avventure intorno al mondo.
Geronimo abita a Topazia, l'isola dei roditori, dove ci sono strade di stracchino e giardini fatti con il mascarpone. A Topazia c'è anche il porto, il regno dei topi di mare, il posto ideale per tentare di svelare qualche mistero irrisolto, infatti qui risiede l'Agenzia Squitt di Ficcanaso Squitt, un investigatore privato molto amico di Geronimo. E poi c'è la Taverna del Sottocoda e il Bazar della Pulce Zoppa, proprietà di Trappola, cugino di Geronimo.

(Foto da Internet)

martedì 21 novembre 2006

IL GATTO NERO

Vi ricordate di quelle belle radio con le valvole termoioniche di una volta, con dei mobili massicci ed enormi? Vi ricordate di quando non c'era ancora la tv e la gente si riuniva attorno ad una radio per ascoltare i radiodrammi, le notizie e le canzoni?
Se avete risposto , siete fortunati! Se avete risposto no, perché siete nati in pieno boom economico (o quasi) e avete conosciuto solo la tv, siete fortunati lo stesso! Perché?
Perché vi invitiamo ad ascoltare un radiodramma che il professor Alberto Pian ci ha regalato: Il gatto nero, tratto da un racconto di Edgar Allan Poe.
Fate click qui>>.
NOTA: Alberto Pian fa moltissime cose: è docente d'italiano e storia presso l'Istituto Bodoni-Paravia di Torino, insegna didattica nei corsi universitari, è stato nominato dalla Apple "Distinguished Educator" per la sua costante ricerca sulle TIC, collabora con la casa editrice Garamond, ecc.
Ma c'è una cosa a cui teniamo molto: il professor Pian ci onora con la sua amicizia. Buon ascolto!
(foto da Internet)


lunedì 20 novembre 2006

LUCIANA LITTIZZETTO


Mentre infuria la polemica sulla satira sul Papa (e sul suo segretario personale), abbiamo il piacere di farvi conoscere l'attrice comica Luciana Littizzetto, la quale, nell'ultima trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo fa, ha inscenato un dialogo con «Sua Eminens», ovvero il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Camillo Ruini. "Lei è don Camillo e io la sua Peppona" - ha detto rivolgendosi al prelato-; e ancora "Lei è l'acqua santa e io il suo pollo alla diavola". L'attrice ha spiegato che lei e il cardinale in realtà si vogliono bene e che "sono i giornali che ci fanno litigare, sono come le suocere". Come? Chiamano nei momenti meno opportuni, "magari quando lui è nella sua canonica che sta stirando la stola e io a casa mia che mi stiro il tanga...". Allora "arriva il giornalista e mi riferisce cosa ha scritto l'Osservatore romano -ha spiegato la Littizzetto-. Ma cosa vuoi che me ne importi dell’Osservatore Romano, che non lo compero mai, che non c’è neanche il sudoku...". L'attrice ha affermato che "se ci vedessimo in pizzeria io e Eminens andremmo d’amore e d’accordo: gli darei anche tutti i capperi della mia pizza". Infine un appello e un invito ad una specie di "Santa alleanza": "All’inferno non ci vanno i comici e neanche i preti. I veri cattivi sono altri, i mafiosi, i pedofili, quelli che fanno le guerre. Alleiamoci. Facciamo una joint venture. Che poi lei ha agganci in alto e questo mi dà sicurezza...".
Ecco a voi gli aforismi di Luciana Littizzetto:

1. Per essere politically correct, le donne piatte si chiameranno portatrici sane di capezzoli.
2. Bisogna vivere come i gigli dei campi. E così voglio fare: baciata dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann.
3. (Per sposarsi) La cresima è come il passaporto. La fai all'ultimo momento.
5. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, ma ci hai sempre le mani sudate! Quando ci camminiamo mano nella mano mi sembra di portare a spasso un capitone!
6. Oggi Tury mi ha detto: "Minchia, Sabbry, dopo la moto, il calcetto e il totonero sei la prima nei miei pensieri!
7. Quando se n'è arrivata la prof di Mate già mi stavo incazzata come un cobra! Quella mi fa: "Sabbrina facciamo i logaritmi!". Ma io ci ho detto: "Ohhhhh... I logaritmi me li faccio a casa col Tantum Verde, quando ci ho le placche!

Guarda l'intervista realizzata da Le Iene a Luciana Littizzetto vs. Anna Falchi






(Foto da Internet. Video di Che tempo fa, tratto da Il corriere della sera)

domenica 19 novembre 2006

Orecchiette con rape per Gianrico Carofiglio


La lettura dei romanzi di Gianrico Carofiglio ci riporta al personaggio della Sicilia di Andrea Camilleri, il commissario Montalbano. Ma è proprio il nome del commissario siciliano che ci rimanda al catalano Pepe Carvalho, l'investigatore gastronomo dello scrittore Manuel Vazquez Montalban.
Ci sono varie analogie tra i tre protagonisti, ma è quella gastronomica quella che vogliamo ricordare. I personaggi dei tre scrittori di romanzi gialli decidono, in un certo senso, di spiegarsi la vita mediante le loro passioni gastronomiche, sia come cuochi che come consumatori. Da una parte c'è il piacere del mangiare di Montalbano ed i suoi cibi genuini, quelli di una volta, dall'altra c'è la filosofia del mangiare di Carvalho, quella cucina della memoria che gli serve per ricostruire la sua storia, quella della Catalogna e della Spagna più in generale. E se i romanzi si presentano come una riflessione critica e di conoscenza, perché non si può trattare anche di conoscenza della gastronomia?
Pure l'avvocato Guido Guerrieri, dello scrittore Gianrico Carofiglio, intrattiene il lettore, a volte con un sorriso, a volte con una riflessione, e lo fa persino meditare sui libri, sul cinema, sulla boxe e, come no, sulla cucina. Infatti nei suoi libri troviamo spesso una ricetta, come nel caso dell'ultimo romanzo Ragionevoli dubbi , in cui ci presenta gli spaghetti “fumo negli occhi”, chiamata così perché rappresenta, secondo le parole di Guerrieri “una sobria allusione al fatto che il cuoco – cioè io – cerca di apparire più abile di quanto non sia in realtà". Altra protagonista dei libri di Carofiglio è la città di Bari, a volte in ruolo più marginale, altre volte a tutto tondo.
Visto che domani, 20 Novembre, saremo tutti all'Università di Valencia per l'incontro con Gianrico Carofiglio, sarebbe una buona idea gustare a pranzo una tipica ricetta pugliese: orecchiette con le rape.

Filumena Marturano (post per gli studenti della EOI di Sagunt)





Pubblichiamo le risposte della caccia al tesoro che abbiamo allestito con la webquest dedicata a Filumena Marturano (vedi sidebar).
Consegneremo i premi ai vincitori tra circa un mese, nella festa di Natale.

1. Eduardo è nato il 24 maggio del 1900.
2. I genitori di Eduardo si chiamavano Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo.
3. I fratelli di Eduardo si chiamavano Titina e Peppino.
4. Eduardo era figlio di padre ignoto e per questo si sentiva respinto dalla società, ma questo handicap non lo limita, ma al contrario lo sprona a dimostrare il suo talento.
5. L'amante di Filumena Marturano si chiama Domenico Soriano.
6. L'opera è stata rappresentata per la prima volta il 7 novembre del 1946 al teatro Politeama di Napoli.
7. Filumena Marturano ha tre figli.
8. Filumena Marturano sa qual è il figlio del suo convivente perchè la data in cui è stato concepito questo figlio è scritta su una banconota.
9. Eduardo scrive Filumena Maturano per la sorella Titina.
10. Il teatro per Eduardo è la vita.

sabato 18 novembre 2006

Buzzati racconta


(Dino Buzzati, «Il ritratto del califfo Mash Er Rum e delle sue 20 mogli», 1958, tempera su cartone, collezione privata. Foto da Vivimilano.it)

Milano celebra il centenario della nascita di Dino Buzzati con la mostra Buzzati racconta: storie disegnate e dipinte alla rotonda di via Besana dal 15 novembre al 28 gennaio 2007. Il nucleo centrale della mostra è Poema a fumetti, uno dei lavori più originali di Buzzati, romanzo disegnato con cui l'autore, appassionato lettore di fumetti, rende omaggio ad un linguaggio considerato minore dagli intellettuali dell'epoca. Il romanzo-fumetto racconta la storia di un cantautore che scende all'Inferno per ritrovare la donna amata e scopre che si tratta di un posto molto simile al mondo che conosce, tranne per il fatto che i morti non hanno passioni... Più conosciuto come pittore che come scrittore, Buzzati dichiarava in modo ironico:

Il fatto è questo: io mi trovo vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Il mondo invece crede che sia viceversa e le mie pitture quindi non le “può” prendere sul serio. La pittura per me non è un hobby, ma il mestiere; hobby per me è scrivere. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie.

venerdì 17 novembre 2006

Il bookcrossing, ovvero i libri liberati


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa sorta nelle principali città italiane: il bookcrossing, i libri liberati; ovvero i volumi lasciati ma non per caso, dato che il loro percorso viene seguito e registrato. Qualcuno li ha fatti viaggiare in treno, in piena estate, quando i vagoni si popolano di passeggeri; altri, per la Befana, li avevano confezionati nella più classica delle calze. Rigorosamente trasparente, però, per controllare il contenuto all'interno e scegliere di conseguenza. In questi giorni si prevede la liberazione di circa 1700 libri, messi in circolazione lungo tutto lo stivale, da Bolzano a Pantelleria. A Milano, per esempio, i libri invaderanno le fermate del tram 30, quello che fa il giro della città. A Roma l'appuntamento è alla terrazza del Pincio, per poi disperdersi in tutta l'area di Villa Borghese. Quindi toccherà a Cagliari, Como, Verona e così via. Libri 'liberati', come si dice in gergo, da chi ama la lettura, per amore della lettura. E, viste le proporzioni e l'eccezionalità della festa, gli organizzatori hanno pensato bene di chiamarla 'megaliberazione'. Per chi non lo sapesse, il bookcrossing è la pratica di rilasciare libri ovunque capiti (ma quasi mai per caso), dopo averli letti e catalogati secondo un codice identificativo in un unico grande database che fa capo al sito bookcrossing.com: in questo modo si può seguire il percorso del testo 'liberato', il suo viaggio di mano in mano, di lettore in lettore. La missione si compie nel momento in cui il volume viene trovato: a questo punto il nuovo possessore dovrebbe segnalare il ritrovamento sul 'diario' del libro, naturalmente online, dove potrà anche appuntare i commenti durante e dopo la lettura dell'opera. L'iniziativa, dopo cinque anni di attività e oltre 500mila iscritti in più di 150 Paesi ha l'ambizione di contribuire a formare, almeno idealmente, una 'biblioteca planetaria': nell'archivio mondiale si contano già 3,5 milioni di volumi. In Italia i bookcrosser - che hanno superato quota 16 mila - possono contare su diversi alleati, tra cui il programma "Fahrenheit", in onda su Rai Radio 3, che per primo ha dato un impulso alla diffusione del fenomeno con 'Passalibro', nient'altro che bookcrossing radiofonico, lanciato nel 2002 nel corso del Festivaletteratura di Mantova. E mentre aumentano le Official Crossing Zone, vale a dire i luoghi riconosciuti come spazi di scambio dai 'corsari', fioriscono progetti paralleli, tutti ispirati ai principi della condivisione del libro, come "littlebookcrossing", ossia la versione per bambini, ideata dallo staff della libreria Esquilibri di Roma. Pensiamo sia affascinante il fatto di venire in possesso, più o meno casualmente, di un libro che è allo stesso tempo un oggetto fisico e una storia in cui ci si immedesima.
Lo scambio casuale di un libro è dunque il filo conduttore di tutta la vicenda in cui si intrecciano storie e personaggi diversissimi tra loro, adulti e bambini, buoni e cattivi, tutti accomunati dalla smania di possesso del libro 'magico', ciascuno secondo la propria interpretazione.
Leggete l'intervista a Brizzi, l'autore di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, sull'esperienza dei libri liberati.

giovedì 16 novembre 2006

Gianrico Carofiglio


Sostituto procuratore Antimafia di Bari, nel 2002 esordisce nella narrativa con Testimone inconsapevole, romanzo con cui inaugura il nuovo giallo legale italiano e di cui si vendono oltre 35.000 copie. Le vicende dell'Avv. Guido Guerrieri, protagonista del primo romanzo, continuano in Ad occhi chiusi che ottiene un successo di critica e di vendite ancora maggiore del primo.

Dai due libri sono stati tratti due film TV diretti da Alberto Sironi con protagonisti Emilio Solfrizzi e Chiara Muti il cui passaggio televisivo è previsto entro la fine del 2006.

Vincitore del Premio Bancarella del 2005 con il romanzo Il passato è una terra straniera, Gianrico Carofiglio ha confermato le sue doti di scrittore, dando il via alle molteplici traduzioni dei suoi romanzi in molti Paesi.

Nel settembre 2006 è uscito un altro romanzo giallo che ha ancora come protagonista l'avvocato Guerrieri: Ragionevoli dubbi. Per saperne di più leggi quest'intervista oppure guarda quest'altra.

(Foto da Internet)

mercoledì 15 novembre 2006

Da oggi in libreria ROCKPOLITIK


Esce oggi, 15 Novembre, da Bompiani, a distanza di poco più di un anno dal 20 ottobre 2005, quando fu programmata la prima delle quattro puntate di Adriano Celentano Rockpolitik', il libro che monumentalizza quella trasmissione, "un asteroide caduto sulla tv italiana". Si intitola Rockpolitik. Adriano Celentano ed è curato dalla giornalista Mariuccia Ciotta: contiene la storia del programma, alcuni testi editi e inediti di Celentano, ma soprattutto la ricostruzione del clima in cui la trasmissione andò in onda.
Si poteva pensare che Rockpolitik appartenesse al passato, agli archivi, alle teche della Rai, essendo una sostanza di immagini volatili e suoni svaniti. E invece il libro presenta Rockpolitik come un capitolo irrinunciabile nella vicenda italiana, una specie di epos politico che ambisce a diventare anche ethos pubblico. Politica e rock sociale: sintesi di musica e impegno. Ascolti sensazionali, duetti con share cosmico, 15 milioni e mezzo di italiani che assistono allo show a due con Roberto Benigni.
Rockpolitik è stato definito la riscossa dell'umanità, della libertà, dei diritti, della democrazia 'vera': e così la voce di Celentano è il risarcimento per il silenzio imposto da Berlusconi, nel suo viaggio in Bulgaria, conosciuto come l'editto di Sofia, ai giornalisti Enzo Biagi, a Michele Santoro, a Daniele Luttazzi, e ai silenziati di lungo periodo come Gianni Minà.

martedì 14 novembre 2006

ANATEMA


Il segretario personale di Benedetto XVI, don Georg Genswein rincara la dosi, dopo l'anatema lanciato da L'avvenire contro le gag di Maurizio Crozza (vedi>>) e contro l'imitazione di Fiorello (ascolta>>) dello stesso padre Genswein su Viva Radio 2. Il segretario personale di Ratzinger, ha affermato:
Ho preso atto della polemica e spero che
trasmissioni di questo tipo smettano: d'accordo la satira, ma queste "cose" non
hanno livello intellettuale e offendono uomini di Chiesa. Non sono accettabili.
Spero davvero che smettano subito.
Che ne pensate? E' davvero così grave ridere di Benedetto XVI e del suo segretario? Fateci sapere le vostre opinioni.
(Foto La Repubblica)

Grande folla e maxischermi per l'addio a Mario Merola



Napoli, ancora una volta alla ribalta, ma questa volta per la morte di uno dei suoi personaggi più emblematici, da sceneggiata. E appunto Mario Merola era il re della sceneggiata. Per gli estranei alla sceneggiata, il cantante-attore lascia un immaginario cinematografico visionario, labirintico e quasi incomprensibile, ma per chi, invece, conosce la Napoli degli inganni e della musica, la Napoli di quiei quartieri dove si respira aria di bucato steso ad asciugare al sole e di pummarola (pomodoro), Merola lascia in eredità un mondo filmico lineare, intenso, commovente ed in alcuni casi patetico. Da napoletano qual era, anche lui è stata scosso dalle accuse di essere un camorrista.
Piazza Mercato a Napoli, davanti alla chiesa del Carmine, era gremita a partire dalle 7 di questa mattina: i napoletani si sono messi in fila per l'ultimo omaggio a Mario Merola, sperando di poter conquistare un posto all'interno della basilica dove si celebrano i funerali del cantante. Fuori dalla chiesa si esibisce un finto Celentano mentre migliaia e migliaia di persone, del mondo dello spettacolo, politico e comune, piangono il cantante scomparso.

lunedì 13 novembre 2006

INCONTRO CON GIANRICO CAROFIGLIO

Per saperne di più leggi la biografia di Gianrico Carofiglio, guarda l'intervista che gli è stata fatta a Speakers Corner e da' un'occhiata alla recensione del suo libro Ad occhi chiusi.

UNA GIORNATA ABBRACCIOSA


Un nostro lettore ci ha segnalato un'interessante inziativa che si sta svolgendo in questi giorni in Italia, nell'ambito della campagna Free Hugs: "Una giornata abbracciosa, ovvero la libertà di regalare abbracci". Nei tempi che corrono, un po' di calore umano (laico e generoso) e di simpatia non guastano (guardate il video>>).
Pubblichiamo volentieri la lettera di Lucia che ha partecipato alla "Giornata abbracciosa" di Firenze:
Cari Amici,sono felicissima di aver partecipato ieri a FI, pur essendomi
innamorata dell'idea, ero comunque un po' perplessa e incerta sulla mia capacità
di affrontare, eventuali reazioni di rifiuto o indifferenza. Comunque, armata di
cartelli ho preso il treno per FI con un'amica. Un simpatico gruppetto già in
attesa, mi ha aiutato a vincere resistenze. Bello bello bello! Abbracciare apre
il cuore, avvicina, scioglie, dà gioia e libertà. Mi sentivo sempre più libera
ad avvicinare anche le facce scure, tese, chiuse o impaurite, che molte volte si
scioglievano immediatamente; solo pochi hanno rifiutato decisamente, e in questi
casi il mio cuore rimaneva aperto, questo è stato il miracolo! Molti
ringraziavano: "Ne avevo proprio bisogno!" e io rispondevo: "Anch'io!" Un
signore mi ha accompagnato da un amico serio serio che ha accolto l'abbraccio
con un sorriso dolce e triste. Altri mi hanno indicato un gruppetto di amici....
Una signora era commossa... una ragazzina ha fatto un balzo davanti a me, che in
quel momento ero al cellulare.... una famiglia intera di albanesi, una coppia di
brasiliani, turisti americani, svedesi, tedeschi. Non che si stesse a
chiacchierare, ma alcuni domandavano l'origine e il significato di questa cosa,
e si spendevano due parole.Una volta scesa dal treno alla stazione di Arezzo, mi
veniva da continuare ad allargar le braccia!.....
(Foto da Internet)

Altri blog d'italiano


Siamo venuti a conoscenza di alcuni blog d'italiano, frutto del lavoro dei nostri colleghi edublogger di altre EOI, e vorremmo farveli conoscere:

Una finestra sull'Italia, della EOI di Castelló, dove troverete tantissime informazioni sulla vita e sulla cultura italiane, e Italiano per tutti, della collega della EOI di Lleida Àngels Bargalló che ha anche allestito il sito La nuova pagina dell'italiano, dove potrete trovare informazioni su cinema, gastronomia, cultura, viaggi e tanto altro.
In questi giorni, la collega Giovanna Tonzanu, della EOI di Quart de Poblet, ha allestito un blog per i suoi studenti.


Gli auguriamo buon lavoro e vi invitiamo a visitare i loro blog.

(Foto da Internet)


domenica 12 novembre 2006

La cucina veneta ai tempi di Goldoni


Per conoscere Venezia non è sufficiente visitare chiese, musei e monumenti, bensì occorre immergersi nella sua quotidianità e percorrere calli e campielli per entrare, così, nella magia e nel mistero di questa città sospesa tra terra e mare, tra storia e leggenda, che continua ad affascinare il mondo intero. Nel vivere quotidiano rientra, ovviamente, anche la gastronomia. Per comprendere quella si considera l’arte culinaria della Serenissima si deve ripercorrere la storia della città partendo da quello che fu il secolo più sfarzoso e che purtroppo segnò anche il suo lento declino: il Settecento.
Caratteristica della cucina tipica veneta è la varietà dei suoi piatti e la diversa provenienza degli ingredienti. Niente di più naturale per una regione che da tempi antichi ha mantenuto scambi commerciali dal nord dell'Europa all'Estremo Oriente. Testimonianza gastronomica degli scambi commerciali è l’uso delle spezie, che rivestono un ruolo importante nella cucina veneta, mentre nel resto dell'Europa furono spesso utilizzate per conservare i cibi più che per modificarne il sapore.
Tutta la gastronomia veneta è dominata da quattro elementi: polenta, riso, fagioli e baccalà. Ed è proprio il riso che ha determinato la creazione di circa quaranta piatti diversi. I più famosi sono "risi e bisi" e "risi e figadini". E vi presentiamo varie ricette di riso in memoria de Le Quattro stagioni di Vivaldi, il quale, da buon figlio della Serenissima, a tavola sembra che apprezzasse il riso nelle numerose “interpretazioni” della cucina veneta.
E suggeriamo un ulteriore approfondimento della gastronomia veneta con il libro dell’enogastronomo veneziano, Giampiero Rorato, La cucina ai tempi di Carlo Goldoni, in cui il giornalista descrive , con dovizia di particolari, la tavola e le tradizioni culinarie di Venezia, servendosi di un testimone d’eccezione, il Goldoni, che portò sui palcoscenici europei la vita della Repubblica Serenissima. Ma qual è il rapporto tra l’opera goldoniana e la cucina veneziana? Come si legge nel libro “nel suo teatro si avverte spesso un buon odor di cucina. Goldoni, nelle sue commedie, fornisce un panorama molto esatto della gastronomia veneziana, a tutti i livelli: cucina di casa e cucina di trattoria, con una particolare preferenza per quest’ultima...” Si potrebbe definire Goldoni un commediografo-gastronomo, anche se raramente racconta come vengono preparati i piatti... Un ghigno alla gastronomia Goldoni lo fa con La locandiera, efficiente donna d'affari che pone la sua locanda al centro della vita e che al suo buon andamento subordinerà sempre, e oltre qualsiasi apparenza, ogni motteggio ed ogni lusinga.

(Foto da internet)


MARCO TRAVAGLIO

Vorremmo farvi conoscere un giornalista e scrittore poco noto al pubblico spagnolo: Marco Travaglio (Torino, 1964). Travaglio iniziò la sua carriera con Indro Montanelli al Giornale. Quando Montanelli lasciò il quotidiano che aveva fondato, Travaglio lo seguì nella breve esperienza de La Voce.
Attualmente collabora con La Repubblica
, e i periodici Micromega, Giudizio Universale, Linus. Ha curato inoltre una rubrica su L'Unità dal nome "Bananas". Con l'avvento del governo Prodi la rubrica ha cambiato nome in "Uliwood Party". Cura anche una rubrica giornaliera sul sito di Repubblica on line di nome "Carta Canta".
La sua principale area di interesse è la cronaca antimafia e politico-giudiziaria (a partire dalla cosiddetta inchiesta Mani pulite). Numerosi suoi lavori sono stati successivamente pubblicati sotto forma di libri-inchiesta: il più noto fra questi è senz'altro L'odore dei soldi (scritto con Elio Veltri), in cui attraverso i vari atti processuali si affronta il tema delle origini delle fortune di Silvio Berlusconi.
La presentazione del libro durante un'intervista nella trasmissione Satirycon
, ideata e condotta da Daniele Luttazzi, due mesi prima delle elezioni, e il successivo allontanamento dello showman dalle reti televisive produssero un lungo dibattito sull'informazione, la censura e la libertà di opinione. L'intervista scatenò dieci querele intentate da vari soggetti (tra i quali Berlusconi). Tutte quelle arrivate a giudizio (per ora sei) si sono risolte con un'assoluzione per l'imputato e la condanna dei querelanti al pagamento delle spese processuali.
Da quest'anno Travaglio
è ospite fisso nella trasmissione di approfondimento giornalistico "Anno Zero", condotta da Michele Santoro. Tra le sue ultime battaglie si ricorda una decisa opposizione alla legge di indulto promulgata dal governo Prodi, da lui considerata un indegno "colpo di spugna" nei confronti della parte corrotta della classe politica.
(foto da Internet)

sabato 11 novembre 2006

LA PAROLA DELLA SETTIMANA


La Repubblica e la casa editrice Treccani hanno lanciato in questi giorni un interessante gioco: "La parola della settimana". Sulle pagine del noto quotidiano i lettori potranno votare la parola che fotografa meglio i fatti successi durante la settimana trascorsa. Vi proponiamo, con i nostri mezzi, di fare lo stesso gioco: votate, sul nostro blog, la parola che identifica meglio i fatti successi in Spagna durante la settimana. Buon divertimento!
(Foto da Internet)



LA PAROLA DELLA SETTIMANA

Elezioni

Tripartito

Corruzione

Sciopero della fame

Pioggia

Free polls from Pollhost.com

venerdì 10 novembre 2006

Segni d'infanzia


A Mantova una settimana dedicata ai bambini: dal 12 al 19 Novembre la città lombarda sarà un palcoscenico che concentrerà quanto di meglio il teatro, la danza e la musica contemporanea è in grado di offrire ai bambini. "Il festival - ha spiegato l'ideatore Dario Moretti - è il risultato del felice incontro tra la creatività di Teatro all'improvviso, compagnia attiva da più di vent'anni nel campo del teatro per l'infanzia, e la volontà dell'amministrazione comunale della città di alimentare un grande progetto dedicato ai più piccoli". Idea che ha fatto presa anche su artisti di grande spessore ma che finora non si erano mai accostati agli spettacoli per bambini.
Ma il festival Segni d'Infanzia raccoglie anche produzioni estere molto collaudate, di compagnie che da tempo si cimentano con successo nella produzione di spettacoli per bambini. Non si limita a spettacoli al chiuso, ma persegue l'obiettivo di coinvolgere tutta la città con parate e mostre. Per tutta la durata della rassegna Mantova sarà attraversata dalla compagnia catalana Xirriquitela con "Girafes", spettacolo che vede protagonista una famiglia di giraffe che, assieme ai loro amici musicisti, percorreranno le strade della città coinvolgendo i passanti.
Foto della galleria del sito www.segnidinfanzia.org

Sulla scia di Cibeles


Gli organizzatori della "Settimana Internazionale della Moda di Madrid" hanno proibito a modelle con un BMI (Body Mass Index -indice di massa corporea) inferiore a 18 di sfilare sulla Pasarela Cibeles, dato che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna è sotto peso quando il suo indice di massa corporea è inferiore a 18,5. Il risultato di questa iniziativa è stato che un terzo delle modelle che si sono presentate sono state bandite dalla passerella madrilena, perché il loro peso era di gran lunga inferiore a quello richiesto.

Seguendo l'esempio del ministro spagnolo per la salute Elena Salgado, il ministro italiano per le Politiche giovanili e per le attività sportive
Giovanna Melandri ha manifestato di voler abolire le taglie 36 e 38 da sfilate e vetrine perché non rispecchiano le reali misure delle italiane.

Il Corriere della Sera permette ai lettori di votare se sono favorevoli o contrari all' iniziativa del ministro Melandri. Se vuoi puoi partecipare al sondaggio anche tu.
(Foto da Internet)

giovedì 9 novembre 2006

Teatro a fumetti


La compagnia teatrale Teatri Possibili e la Scuola del Fumetto di Milano propongono un'iniziativa editoriale di alto valore educativo: "Il teatro a Fumetti", una collana di fumetti ispirata ai grandi testi teatrali.

Obiettivo di questo progetto è quello di utilizzare il fumetto come veicolo educativo attraverso il quale avvicinare i bambini alla lettura dei classici, grandi opere teatrali raccontate con un linguaggio nuovo che può incuriosire i giovani lettori permettendogli di usufruire dell'immensa bellezza di storie atemporali di alto valore educativo e pedagogico.

(Foto da Internet)